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Base Corpetto
Lo sapevi che anche l’abito più sofisticato nasce da un corpetto base ?
Lo sapevi che per qualsiasi progetto di cucito della parte di sopra si parte sempre dal corpetto base, e in a seconda delle modifiche e delle vestibilià si sviluppano abiti, camicie, maglie e capispalla °?
La mia insegnante mi diceva sempre che per disegnare un modello, anche quello che a colpo d’occhio sembra complicato, l’importante è capire il modello e partire dal corpetto base.
Allora, oggi vediamo come disegnare il nostro corpetto.
Le misure da prendere in considerazione per disegnare il corpetto:
- Circonferanza Torace ( quella che si prende sotto l’ascella)
- Circonferenza Seno: (quella che si prende in considerazione al seno, detto anche “ Giretto”)
- Lunghezza Vita Davanti ( LDV – La misura che va presa dal girocollo, passando per il seno fino alla vita )
- Altezza Seno ( misura dal girocollo alla punta del seno)
- Distanza seno: la distanza tra i seni
- Lunghezza Vita Dietro (LDVT – si prende da dietro, dalla base del girocollo passando per le scapole fino alla vita)
- Larghezza Spalle
- Lunghezza Manica: la misura si prende col braccio ad angolo retto partendo dall’inizio della spalla, passando per il gomito, fino al polso.
Queste sono le misure da prendere in considerazione per disegnare la base del corpetto, importantissimo, perché dal corpetto si parte per poi sviluppare tutti i modelli di camicia, abito, capispalla e via dicendo.
Utilizzeremo le misure di una taglia 42 (ITA) industriale, perciò avremo:
- Circonferenza Torace : 86 cm ( Semi – Torace = ST = 43 cm)
- Giropetto: 92 cm ( Semi – Giropetto = SGP = 46 cm)
- Lunghezza Vita Davanti (LDV): 41,5 cm
- Altezza Seno: 22,5 cm
- Distanza Seno: 18cm
- Lunghezza Vita Dietro: 40
- Larghezza Spalle: 36,6 ( Metà larghezza Spalle: 18,3 cm)
- Lunghezza Manica: 58
Per disegnare la base del corpetto, si parte dalla parte del dietro:
- AB = ST : 2 – 43: 2 = 21,5cm
- BC – AD = LDVT – 40 cm
- AE = 1\6 ST -1cm – 43:6 – 1 =6,2 cm (arrotondo per eccesso)
- AE1 = 1,5 cm (Misura a scelta che determina il girocollo dietro e va da una misura tra 1,5 – 2,5 cm a vostro piacere, in base al modello che dovete realizzare)
- AF – BF1 = ST : 2 = 21,5 cm
- Sulla retta BC, partendo da B, segnare il punto BH = ST : 8 – 2 = 43: 8 – 2 = 3,4 cm e tirare una retta parallela ad AB ( il modo migliore, è scendere da A e calcolare la stessa misura di BH, in modo da tirare esattamente la retta )
- EH1 – sulla retta di H, calcolare la misura equivalente a metà spalla e trovare il punto H1 e collegare ad H – troviamo così la spalla
- Sulla retta FF1, partendo da F1 rientrare di 1,5cm (misura variabile in base alla vestibilità del capo, che vedremo èioù avanti);
- Da H1 scendere di 6 cm per trovare il punto O
- Dal punto O curvare passando per 1,5 cm segnato in precedenza fino al punto F1.
Ora passiamo a disegnare il DAVANTI
- Calcolare la misura Sviluppo Seno (SS) = SGP-ST = 46 – 43 = 3cm
- AB = ST : 2 + SS = 43:2 + 3 = 24,5 cm
- AD – BC = LDV = 41,5 cm
- AE = ST : 6 = 43 : 6 = 7,16 (arrotondiamo per eccesso 7,2)
- AE1= ST : 6 + 1 cm = 43:6 + 1cm = 8,16 (8,2)
- AF – BF1 = ST:2 + SS:2 = 43:2 + 3:2= 23 cm
- BH = ST:8 – 2 + SS:2 = 43:8 – 2 + 3:2 = 5,4 -2 +1,5 = 4,9cm
- H2 = EH1 del Dietro (12,8 circa): questa misura si calcola partendo da E scendendo sulla linea di H.
- H1 – O = scendere da H1 di 6 cm e rientro di 1,5cm
- Dal punto F1 segnare 3 cm
- Da H1 disegnare una curva passando per O e tenendo conto dei 3 cm dello scalfo.
Aggiustamenti:
Esiste una prova del nove per capire se il nostro corpetto è corretto:
- Controllare la misura F1C del dietro e F1C del davanti per capire se queste misura coincide o meno;
- Se non coincide, prendere la misura della differenza e dividerla per 2 e aggiustando in questa maniera: dallo scalfo più corto aggiungere quella misura e dallo scalfo più lungo togliere la
MANICA
- AE – EB = HF1 del dietro (19,5 cm)
- AD = Lunghezza manica (58 cm)
- AG . BH = Hf1 del dietro – 4cm
- EL – EM = 2cm
- DD1 – CC1 = 2 cm
- Disegnare retta LG e MH : su queste linee segnare la metà, e poi ancora la metà della metà e segnare 1 cm e 2cm come mostrato in figura e disegnare la tromba della manica del davanti e del dietro
- Tirare una retta GD1 e HC1
Queste è la teoria del corpetto base, e la prossima volta vedremo le nozioni di “vestibilità” e tutti gli aggiustamenti.
Alla prossima
Elisa
DIZIONARIO DI SARTORIA – terminologia e significati
Quando mi chiedono:
- ” Mi insegni a cucire ?”
- ” Puoi fare dei tutorial per capire come fare ?”
Rimango sempre molto in difficoltà, perchè anche se sei una principiante, anche se non sai come tenere in mano un ago, a mio parere, è fondamentale conoscere una minima base di regole e termini di sartoria, e il resto viene da sè.
Sono passati 2 anni dal mio corso di sartoria, e ricorderò sempre con simpatia l’incontro con la nostra insegnante, la sig.ra Bruna, la quale ci fece un test semplice semplice per capire quanto sapessimo della materia, ovvero NULLA.
Il test consisteva in:
- fare un orlo
- punti invisibili
- imbastire
All’inizio questi termini erano davvero per me sconosciuti, e spesso quando prendiamo un giornale per cucire, che sia Burda, che sia “Cartamodelli Magazine” (il mio preferito) o “La mia boutique”, utilizzano dei termini tecnici che andremo a vedere insieme, di modo che almeno “parliamo la stessa lingua”.
Vediamo i termini e le tecniche più usate.
Si parte dalla materia prima, ovvero il tessuto, che come sappiamo tutti, è un intreccio di fili orizzontali (trama) e verticali (ordito) che si incontrano e formano il tessuto. Le due parti che racchiudono il tessuto viene chiamata “Cimosa”.
Le cimose, semplicemente chiudono il tessuto e quando si parla di “altezza del tessuto” si intende la larghezza, ovvero la misura da cimosa a cimosa.
Ma perchè è fondamentale capire com’è fatto il tessuto e capire cos’è la trama, l’ordito, cimosa e altezza del tessuto ?
Parto con un’altra domanda: avete mai sentito parlare di DRITTOFILO ?
Spesso lo si legge nei cartamodelli o se ne sente parlare nei video tutorial, e spesso (come facevo anche io, lo ammetto!), non sapendo esattamente cosa fosse, semplicemente lo saltavo, pensando “vabbè, che sarà mai… mica può influire sul risultato finale!!”
NIENTE DI PIU’ SBAGLIATO. IL DRITTOFILO E’ FONDAMENTALE PER LA RIUSCITA DI UN CAPO, DI UN ACCESSORIO.
Ma cos’è dunque questo Drittofilo? Come si riconosce, e come si trova?
Se voi andate a tirare un filo di trama o di ordito, vedrete che si forma una specie di riga nella trama del tessuto: quello è il drittofilo.
Se andate a comprare stoffa nei vecchi negozio di tessuti, noterete che spesso fanno un taglio e poi lo strappano, perchè vanno in dritto filo e siamo certi che sarà un taglio netto. Per fare questo bisogna essere super esperte, e sapere dove tagliare, cosa che io evito per non sprecare tessuto.
Ma vediamo come trovarlo sul tessuto…
Il drittofilo può essere di trama (filo orizzontale ) o di ordito (filo in verticale) e coincide esattamente, a seconda di come come viene indicato su cartamodello, con trama e ordito.
Perchè è importante il Drittofilo?
Posizionare il “cartamodello in dritto filo”, significa porlo sul filo che compone il tessuto e quindi farsì che sia dritto e non storto. Capire se posizionare in dritto filo di Trama (orizzontale) o di ordito (verticale). basta guardare il cartamodello e il tessuto.
Quando ci si avvicina al mondo del cucito, si parte dalle riviste che si trovano facilmente in edicola, come può essere Burda, si cominciano a guardare i tutorial o su Pinterest in cerca di idee, e poi si piazza a caso, come meglio ci sembra il cartamodello sul tessuto, ignorando il Drittofilo e così, alla fine, dopo tanto sforzo, il modello ci risulta storto, questo perchp magari, non posizionando il cartamodello nel modo corrtetto, non solo non è drito, ma viene sbilanciato il tessuto.
Se pensiamo che il tessuto non è altro che un’intreccio di fili orizzontali e verticali, possiamo capire che porre un cartamodello su un filo verticale ( drittofilo di ordito) o sul filo orizzontale (drittofilo di trama), è importantissimo.
Fin qui è tutto chiaro ?
E allora come possiamo ricavarlo il Drittofilo, se non siamo esperte e non possiamo “strappare il tessuto” come le professioniste con anni e anni di esperienza???
Bhè semplice: prendete un squadra 45° e una riga e vediamo insieme come fare:
Si prende in considerazione la cimosa, e si posiziona la squadra a filo della cimosa, di modo che dall’altro lato della squadra ricaviamo il dirittofilo di trama.
N.B. Con la squadra, si può trovare anche la linea a 45° per ricavare lo sbieco.
A questo punto non ci resta che appoggiare sopra la riga e tirare una riga: quella che ottenete è il drittofilo di trama. Se vi serve il dritto filo di ordito, semplicemente posizionate la squadra sul drittofilo di trama e dal lato verticale della squadra ottenete il drittofilo di ordito.
E il gioco è fatto!
Avete visto ? Bastano davvero pochissime nozioni di base, per poter iniziare col piede giusto, e sono certa che ora quando guarderete ad un cartamodello, vi verranno in mente il drittofilo ed il posizionamento su stoffa.
Dalla prossima volta, possiamo già vedere come iniziare un progetto semplice semplice come un bavaglino, e vedrete che soddisfazione poter dire : “l’ho fatto io!”
Alla prossima e…. buona serata!
Elisa